top of page

Inverno su tela


Le infinite cromie della fredda stagione ormai giunta colorano di pastello le lande desolate. Nuances tenui tingono la luce mattutina di un sole pigro e assonnato, che si sveglia tardi e rincasa presto. Il cielo della pianura è intriso di una pascoliana nebbia lattea che avvolge ogni cosa come un manto indesiderato. Gli alberi nudi si assopiscono sotto il peso dei fiocchi di neve che, come ballerine in scena, volteggiano aggraziati e si posano sui rami bagnati.


Desiderio delle tue mani chiare

Nella penombra della fiamma:

sapevano di rovere e di rose;

di morte. Antico inverno.

Cercavano il miglio gli uccelli

Ed erano subito di neve;

così le parole.

Un po’ di sole, una raggera d’angelo,

e poi la nebbia; e gli alberi,

e noi fatti d’aria al mattino.

Antico Inverno di Salvatore Quasimodo (1930)


La pittura di paesaggio in epoca medievale assunse un valore prettamente simbolico e decorativo. Successivamente, durante il Rinascimento tedesco, essa fu oggetto di un’autonoma ricerca artistica contraddistinta da una impegnata indagine topografica, volta ad esprimere la drammaticità delle forze della natura che nell’arte fiamminga di Bruegel il Vecchio trovò massima espressione: proprio su queste – e molte altre – tele, la quintessenza dell’inverno verrà incapsulata, cristallizzandosi nelle scene di vita quotidiana ritratte.

Grigio seta, bianco perla, marrone testa di moro sono i protagonisti delle tavolozze di pittori come Friedrich, Monet e Chagall, solo alcuni dei tanti nomi che nel tempo hanno elogiato su tela questa stagione tanto incompresa – la cui luce, quando fa la sua comparsa, porta con sé un’aurea di glaciale magia.


Prosegue la rubrica Stagioni su tela, in seno alla quale Classica propone ai lettori la sua selezione delle più emblematiche opere pittoriche a tema.



1. Divertimento invernale (Wintervergnügen) di Anton Doll

Il bavarese Anton Doll fu un pittore tedesco membro del Kunstverein di Monaco. Oltre a raffigurare la sua città natale, Monaco, con accuratezza degna di valore storico, egli pose paesaggi e vedute urbane al centro delle sue opere che saranno raccolte in collezioni di importanti istituzioni come la Neue Pinakothek di Monaco e la Staatsgalerie di Stoccarda.

In Divertimento invernale, Doll fotografa un fiabesco panorama montano dagli alti rilievi rocciosi che fanno da sfondo ad una lunga linea boschiva verdeggiante: un piccolo contesto abitativo appare al centro del quadro, preceduto da un ponte di pietra che sovrasta un fiume ghiacciato, sulla cui superficie giocano allegramente alcuni pattinatori improvvisati, trascinandosi su di uno slittino in legno o direttamente sulla lastra gelata. Magistrale la resa dell'atmosfera frizzante e pungente, grazie ai delicati tocchi bianchi di pennello sullo specchio d'acqua, sui tetti delle abitazioni e sulla natura circostante.


Wintervergnügen


2. Giardino del monastero nella neve (Klosterhof im Schnee) di Carl Friedrich Lessing

Il paesaggista Lessing, direttore presso la Großherzoglich Badischen Gemäldegalerie di Karlsruhe venne insignito di numerose onorificenze tra cui la nomina di professore dal sovrano Federico Guglielmo IV nel 1848 e la medaglia francese Pour le Mérite. Membro dell’Accademia prussiana, Lessing si dedicò alla pittura di paesaggi, tratteggiando nature di incredibile realismo – pur senza eliminare l’elemento lirico.

Il Giardino del monastero nella neve ritrae uno scorcio di porticato claustrale, al cui interno stanno accedendo alcune figure religiose (probabilmente funzionari cenobitici) di cui si intravedono solo le ombre delle cappe. Sui gradini dell’arcata di ingresso e sovra tutto il manto erboso del cortile, un soffice e niveo tappeto che imbianca anche i rami di un abete in primo piano. Sulla destra il getto ormai completamente congelato di una piccola fontanella.


Klosterhof im Schnee


3. Scena del gelo (Frost Scene) di William Collins

L'artista londinese William Collins iniziò sin da giovane a lavorare alla sua arte paesaggistica, esponendo all’Accademia reale paesaggi inglesi ove alcuni bambini sono intenti nei giochi. I suoi lavori ottennero ben presto grande successo, come dimostrarono le sue note scene di spiagge con pescatori. La penisola italiana ospitò l'artista dal 1836 al 1838, periodo artistico così fecondo che nel 1839 consentirà al pittore britannico di esporne i molteplici paesaggi realizzati all’Accademia Reale di Londra.

In Scena del gelo il pungente freddo invernale oltrepassa la tela, giungendo sferzante alla guancia dello spettatore come uno schiaffo in pieno viso: in un paesaggio ghiacciato ove cielo e terra quasi si confondono nelle pennellate grigie, un albeggiante sole appare all’orizzonte illuminando i volti degli astanti. Un uomo e una donna in sella ad un cavallo bianco sono fermi dinanzi un terzo uomo con grembiule; accanto ad essi, un uomo e una donna con bambino siedono vicino ad un artigianale tavolino in legno. Sono visibili alcune ceste con frutta e panni scuri, nonché una pala ed una rustica scopa poggiate a terra. In lontananza si coglie la sagoma di un villaggio e di un mulino mentre, alle spalle dei personaggi in primo piano, sono ritratte altre figure secondarie : un uomo con cane, una signora per mano con un bambino, un uomo chino su di un secondo nell’intento di aiutarlo a rialzarsi (probabilmente caduto sul terreno scivoloso, come attesta il copricapo a pochi passi da essi). Le delicate ombre dei presenti si proiettano sulla superficie ghiacciata, conferendo ulteriore realismo alla scena illustrata.


Frost Scene

Ma ci fu dunque un giorno

Su questa, terra il sole?

Ci fùr rose e viole,

luce, sorriso, ardor?

Ma ci fu dunque un giorno

La dolce giovinezza

La gloria e la bellezza

Fede, virtude, amor?

Ciò forse avvenne ai tempi

D’Omero e di Valmichi,

ma quei son tempi antichi,

il sole or non è più.

E questa ov’io m’avvolgo

Nebbia di verno immondo

È cenere d’un mondo

Che forse un giorno fu.

Tedio invernale di Giosuè Carducci (1887)


 


Immagini

In copertina: Winter Landscape with Travellers on the Rural Road di Barend Cornelis Koekkoek, olio su tela: web

Divertimento invernale (Wintervergnügen) di Anton Doll, pittura su tela (1887): MeisterDrucke

Giardino del monastero nella neve (Klosterhof im Schnee) di Carl Friedrich Lessing, olio su tela: MeisterDrucke

Scena del gelo (Frost Scene) di William Collins, olio su tela (1827): MeisterDrucke

Consultazioni

Antico inverno di Salvatore Quasimodo, Acque e terra (Firenze, Solaria 1930), dal sito: libriantichionline di Studio Bibliografico Apuleio

Tedio invernale di Giosuè Carducci, Rime nuove (Bologna, Zanichelli 1887), dal sito: libriantichionline di Studio Bibliografico Apuleio








bottom of page