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Natalizio: omaggi d'arte

La tavola è imbandita di golose leccornie, l’aria di casa si profuma di morbido arrosto con patate croccanti e dorate: i bicchieri tintinnano, il soggiorno è illuminato dalle luci dell’albero minuziosamente decorato. Il tocco delle campane si accompagna alle risate giocose dei bambini che scartano emozionati i loro doni, e per un giorno sembra d’esser sospesi nel tempo.

Il Natale porta con sé speranza di serenità e amore, e questo fin dalle sue origini più remote e pagane – quando i romani si accingevano alla celebrazione delle festività in onore di Saturno: ecco che il solstizio invernale diveniva occasione di banchetti, scambio di doni e riposo lavorativo finanche per gli schiavi, per la durata di circa sette giorni.

Non solo: gli antichi celebravano anche la festa del Natalis Solis Invicti (o Dies Natalis Solis Invicti), culto associato alla rinascita di Apollo – divinità rappresentante il Sole – , usanza che vedrà il suo massimo splendore con l’imperatore Eliogabalo attorno al 218 - 222 a. C. alla cui dipartita però, vista la scarsa popolarità di cui godette in vita, venne sospesa.

Sarà solo nel 274 d. C. che l’imperatore Aureliano riprese la festa della “nascita del Sole Invitto” e la rese ufficiale attribuendole il 25 di dicembre come data per la celebrazione dacché scandiva l’alba della “risalita” del Sole nel cielo. Tale culto verrà festeggiato sino al 380 d. C., quando re Teodosio I istituì il cristianesimo quale unica religione del regno: in seguito a ciò, l'omaggio al Sole cadrà nuovamente in disuso fino al 330 d. C. – anno in cui l’imperatore Costantino concilierà il “Dies Natalis Solis Invicti” con la nascita di Gesù di Nazareth.

 

Classica augura ai suoi lettori un felice Natale, dedicando loro una selezione di opere artistiche e musicali che possano accompagnarli in questo giorno speciale con ponderata spensieratezza.

 



1. Un mercatino di Natale a Vienna di Carl Wenzel Zajicek

Il viennese Wenzel Zajicek, figlio di un orologiaio, sebbene sin dalla tenera età fu indirizzato al mestiere di famiglia, non mise mai da parte la sua passione per la pittura – come si evince dai suoi lavori, che ritraggono la città natale nei suoi più incantevoli scorci. In Un mercatino di Natale a Vienna si osserva Am Hof, ​​una piazza nel cuore del primo distretto di Vienna, in pieno fermento natalizio: dominato sulla destra dalla bianca facciata barocca della Kirche am Hof, una chiesa originariamente gotica del XIV secolo, il largo è attraversato da signori e dame con cappotto e cappello, intenti a passeggiare per i mercatini allestiti in occasione delle festività invernali. Ben visibile la maestosa statua equestre (forse rappresentante il fu feldmaresciallo boemo Radetzky) al cui basamento sono esposti alcuni abeti pronti per essere acquistati e decorati. In primo piano, accanto agli alberi, un banchetto presso il quale si è fermata una figura in veste gialla accompagnata da un fanciullo; sulla sinistra un cagnolino dal manto nero scondinzola lieto sulla neve che pavimenta il lastricato della piazza, e poco distante una signora e un uomo negoziano la vendita dell'albero che si interpone tra i due. A sinistra, sullo sfondo, le altre bancarelle del mercato viennese e la sontuosa Mariensäule (Colonna mariana), commissionata dall'imperatore del Sacro Romano Impero Ferdinando III e dedicata alla regnante Maria che resistette contro il nemico svedese durante la Guerra dei Trent'anni.

 


Un mercatino di Natale a Vienna



2. Stella della legioneIl Natale dei soldati (Gwiazdka legionowa) di Wojciech Kossak

In seguito agli studi effettuati a Cracovia, Monaco e Parigi – interrotti da un soggiorno di un anno nel reggimento imperiale degli ulani di Cracovia – nel 1916 Kossak ricevette una cattedra alla Scuola di Belle Arti di Varsavia. Lo stile pittorico dell'artista polacco sarà fortemente influenzato da quello del padre Juliusz e dell'acclamato pittore connazionale Józef Brandt, come dimostrano i temi militareschi e di guerra, l'amore per il mondo equestre, e le numerose composizioni con protagonisti legionari e soldati anonimi, pattuglie militari ed episodi drammatici di battaglie. Stella della legione venne realizzata durante l'assegnazione al servizio presso la sede austriaca a Varsavia, e tra le due guerre sarà riprodotta sulle cartoline della Croce Rossa polacca, il cui ricavato sarà devoluto alle famiglie dei reduci. Nell'opera si illustra una linea di trincea su paesaggio boschivo innevato, probabilmente alle prime luci del mattino: le difese sono costituite da sacchi accatastati e un bastione ligneo dietro al quale si appostano i soldati, armati di fucile ed equipaggiati di zaino. Ad onta della terribile sorte che li può attendere, gli uomini in divisa hanno decorato un modesto alberello con bambola in pezza (forse dono della figlia di uno di loro) e oggetti di varia natura. Su un cielo ormai albeggiante, il passaggio di una cometa fa alzare lo sguardo delle reclute, il cui pensiero certamente va ai cari e alla patria, lasciati a cagione del conflitto che si auspica terminare presto.

 


Stella della legione o Il Natale dei soldati


3. Natale di Felix Ehrlich

Nel 1889 il pittore tedesco Ehrlich riuscì a instillare su tela l'essenza del Natale: al centro della tela due bambini, probabilmente fratello e sorellina, che si dilettano coi balocchi appena ricevuti in dono e collocati, per praticità di gioco, su di una piccola sedia rivestita appositamente da un panno verde. Indubbiamente si assiste alla celebrazione interna a una casa signorile e benestante, come attestano le suppellettili eleganti – il tappeto di buona fattura, il tessuto rosso di velluto damascato della poltroncina, la quantità di giocattoli che attorniano i due infanti riccioluti e financo gli abiti degli stessi – un domicilio, questo, ove lo spirito della festività invernale viene vissuta negli agi e in tutta la sua frivola leggerezza.

 


Natale

 

 

Di seguito, la selezione di Classica di alcuni brani tradizionali.

Buon ascolto e buone feste dalla redazione.



Ave Maria di Franz Schubert (arrangiamento di Luke Faulkner)






Silent Night (arrangiamento di André Rieu)






Carol of the Bells (arrangiamento di The Tabernacle Choir)






O Holy Night (arrangiamento di The Tabernacle Choir)


 

 


 


Immagini

In copertina: L’Adorazione dei Magi di Leonaert Bramer, olio su tavola (1628-1630), Detroit Institute of Arts

Un mercatino di Natale a Vienna di Carl Wenzel Zajicek, acquerello (1908): Bonhams

Stella della legione (o Il Natale dei soldati) di Wojciech Kossak, (1915): Artinfo

Natale di Felix Ehrlich, olio su tela (1889): Bonhams

 

Consultazioni

Da dove ha origine la festa del Natale? di Storica per National Geographic, articolo del 24 Dicembre 2020

Il Sol Invictus: un viaggio alle origini del Natale di Francesca Braga, articolo del 20 Dicembre 2022, Inchiostro per Università degli Studi di Pavia

Wojciech Kossak - Gwiazdka Żolnierska, biografia dell'artista, Polswiss Art Aukcyjny

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